“Qual occhio al mondo”. Puccini fotografo – La mostra allestita alla Fondazione Ragghianti rivela un nuovo aspetto del compositore lucchese – di Gianmarco Caselli È un Giacomo Puccini del tutto inedito e sconosciuto quello che viene proposto nella mostra “Qual occhio al mondo”. Puccini fotografo alla Fondazione Ragghianti di Lucca aperta fino al 1° aprile. Realizzata dalla Fondazione Centro studi Licia e Carlo Ludovico Ragghianti in collaborazione con la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini di Torre del Lago e il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, l’esposizione svela infatti una passione del compositore che non conoscevamo. La mostra si articola in più sezioni basandosi sui materiali conservati nell’Archivio Puccini di Torre del Lago, e in piccola parte provenienti da altri fondi. Una vera e propria sorpresa: fino all’apertura dell’Archivio Puccini di Torre del Lago (Lucca), in particolare quando è stata concessa agli studiosi la consultazione della più importante parte della documentazione, nessuno immaginava di trovarvi pellicole e fotografie realizzate dal compositore stesso. Sono oltre ottanta le fotografie esposte. E se Puccini ha interpretato le emozioni e il mondo con la sua musica, qui possiamo ammirare come interpretasse il mondo anche con la macchina fotografica. Ai tempi del compositore non solo non era così scontato possedere una macchina fotografica, anzi. Puccini, amante delle nuove tecnologie, ce l’aveva, anch’essa esposta a Lucca, un raro modello Kodak No. 4 Panorama Camera Model B, apparecchio a cassetta (realizzato in metallo, legno e vetro) ricoperto in cuoio e prodotto nel 1899. Anche solo per le dimensioni, non piccole come le fotocamere a cui siamo abituati da anni, è evidente come scattare fotografie da parte del compositore fosse qualcosa di più che un passatempo. Non mancano notevoli scatti di complessi architettonici e vedute panoramiche di città visitate dal compositore come New York, ma uno dei soggetti che attira maggiormente Puccini è la natura selvaggia, incontaminata, a partire dal “suo” Lago di Massaciuccoli. Non si può rimanere indifferenti di fronte alle foto in cui il compositore ritrae i cavalli nella pampa o l’oceano, catturato in quella che avrebbe potuto essere una semplice fotografia ricordo scattata dalla nave, e che invece grazie a Puccini emerge in tutta la sua forza naturale, irrazionale e indomita. Nelle fotografie del compositore il confine fra fotografia artistica e scatto per “immagazzinare” nella memoria impressioni da trasferire forse in seguito nelle opere, è sottile. È questa la vera sorpresa e il valore di una mostra che va al di là della mera curiosità dello scoprire un Puccini anche fotografo. E Puccini, sempre acuto, conscio di ciò che poteva essere valido e di ciò che poteva non esserlo durante la stesura delle proprie musiche, è probabilmente consapevole anche della validità artistica di alcuni dei suoi scatti. Ne è prova una fotografia in cui il compositore lucchese ha immortalato due barche sul lago di Massaciuccoli. Da questa foto Puccini farà realizzare una cartolina e, sotto l’immagine, scriverà a penna «!Opera mia!». Per quanto si tratti di una annotazione ironica, è chiaro come il musicista sia consapevole di avere realizzato qualcosa di artistico, un’opera creata con una tecnologia relativamente nuova che può gareggiare con la pittura. E non a caso questa cartolina è indirizzata al pittore Guglielmo Amedeo Lori, esponente non di secondo piano del Divisionismo. Nella parte finale della mostra troviamo una serie di bellissimi ritratti fotografici del compositore fra i quali quelli che hanno tramandato la sua iconica immagine così come la conosciamo noi oggi. L’esposizione, a cura di Gabriella Biagi Ravenni, Paolo Bolpagni e Diana Toccafondi, sarà visitabile gratuitamente fino al 1° aprile 2024 nella Sala dell’affresco del Complesso di San Micheletto a Lucca, con ingresso da via Elisa, 8. La mostra, realizzata con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si avvale del patrocinio della Regione Toscana e della Provincia e del Comune di Lucca, con la partnership della Fondazione Giacomo Puccini di Lucca, della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago e dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, ente gestore del Museo Pucciniano di Celle. Il comitato scientifico della mostra è costituito da Claudia Baroncini, Barbara Cattaneo, Maria Pia Ferraris, Michele Girardi, Giovanni Godi e Umberto Sereni. Per l’occasione è stato realizzato un catalogo (Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte) contenente le riproduzioni di tutte le fotografie esposte e i testi di Gabriella Biagi Ravenni, Paolo Bolpagni, Manuel Rossi ed Eugenia Di Rocco. Sede Sala dell’affresco | Complesso di San Micheletto | Lucca Ingresso da via Elisa n. 8 Orari dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 apertura straordinaria lunedì 1° aprile | Ingresso gratuito | www.fondazioneragghianti.it info@fondazioneragghianti.it tel. 0583.467205